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lunedì 23 dicembre 2013

Augurando

Sono stati giorni intensi, questi di dicembre.
Il freddo più pungente, la non voglia di uscire dal tepore delle coperte la mattina, le recite a cui assistere, i regali da scegliere e confezionare, le cene da imbandire, il lavoro che non dà tregua...
Sono stati giorni anche particolarmente belli, però. Ricchi di incontri, di risate, di momenti unici condivisi.

Ieri sera ero alla festa di compleanno di una delle mie più care amiche e, nel gruppetto di donne che si era formato, abbiamo parlato tanto. Ci siamo raccontate. Ed è stato bello. Bellissimo. 

Tante volte penso che il detto "quando si è giovani è tutto più bello" non sia vero. I miei anni peggiori sono stati quelli tra i 17 ed i 21. Non tornerei mai a quel periodo e, anche se continuo costantemente a non accettarmi, a tentare di migliorarmi e a volere di più, penso che la consapevolezza che ho oggi sia impagabile.

Parlavamo ieri, e ci dicevamo come spesso capiti nella vita di fermarsi. 
Di fronte a certi dolori, soprattutto.
Quelli che ti tolgono la gioia, la speranza, l'adrenalina, l'impegno, la spensieratezza, la voglia di provarci. Che è la vita, in fondo.
Ci si può trovare a sopravvivere, a trascinarsi negli anni come se fossero "un lungo giorno", a muoversi "in orizzontale". Ed anche se ne siamo magari consapevoli, ciò non vuol dire che siamo altrettanto bravi ad uscirne.
Il mio "lungo giorno" lo avuto anche io e credo che lo abbiamo vissuto un po' tutti.

Allora, dato che questo è il momento degli auguri, quello in cui ci si trova a fare bilanci e progetti e ad iniziare in un modo nuovo,  io vi auguro di cominciare l'anno che verrà assaporandolo.

Vorrei che tornaste a casa felici dopo aver incontrato i vostri amici, che vi sentiste esausti dopo una giornata di lavoro gratificante, che tornaste piccoli giocando ed aspettando Babbo Natale con i vostri figli, che baciaste la vostra metà come i primi attimi di vita insieme, che vi ritrovaste sudati ed appagati dopo una notte d'amore, che vi arrabiaste fino alle urla per poi fare rumorosamente pace, che rischiaste ciò che non avete mai osato, che vi avventuraste verso quello che vi ha fatto sempre un po' di paura, ma che vi ha sempre attratto.

Siate voi, siatelo sempre.
E godetevi, oltre ai vostri cari e ai kili di torroni, panettoni, pandori, frutta secca e tortellini, anche tutti i vostri giorni. 
Uno ad uno. 

Da me, esemplare di femmina concentrata comeundadodabrodo, i miei più sinceri auguri di buon feste. 



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