Aprile è il più crudele dei mesi, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L'inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L'inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.
I versi, per chi non li avesse riconosciuti, provengono da un testo meraviglioso, intimo, sublime, significativo e poetico.
La mia tesi di Laurea fu proprio su questa intensa opera poetica: The Waste Land di T.S. Eliot.
Leggetela, se vi capita tra le mani.
Io lo faccio ciclicamente e tutto assume sempre un senso diverso.
PS. E comunque, già ai tempi scelsi un testo che inizia con "Aprile è il più crudele dei mesi". Profetica?
Traspare un rifiuto del passato, delle cose certe, calde. Si respira aria nuova, lo sbocciare delle occasioni, una sorta di rottura con l'isolamento interiore... davvero bella!
RispondiEliminaCiao Sing e benvenuta,
Eliminain realtà la poesia è un grido al risveglio che purtroppo non sembra avvenire.
Per questo Aprile, mese che di solito coincide con l'arrivo reale della primavera e del rinascere della natura, si fa crudele.
Ci si aspetta quell'"aria nuova" che invece non giunge e quindi persino l'inverno, freddo e gelido, si fa caldo e nutriente, protettivo.
E' una poesia magnifica. Davvero, leggila tutta se puoi. Mi sembra che ora anche in Internet si trovi la versione tradotta con note.
Un abbraccio e grazie per il commento!